Carvico è un comune italiano di 4657 abitanti[3] della provincia di Bergamo in Lombardia.

Situato a nord dell'Isola bergamasca, alle pendici del Monte Canto, dista circa 16 chilometri a ovest dal capoluogo orobico.

Storia

I primi insediamenti stabili sul territorio dovrebbero risalire al periodo della dominazione romana, anche se al riguardo non sono pervenuti ritrovamenti che possano avallare questa teoria.

Il primo documento che attesta l'esistenza del borgo risale all'anno 1127, quando tale Attone di Calusco cedette alcune sue proprietà poste sul territorio alla chiesa di Sant'Alessandro in Bergamo. Successivamente il paese passò alla famiglia dei Da Carvico-Calusco che entrò in possesso dei territori di Carvico, ma anche dei vicini Calusco superiore e di Calusco inferiore . Un'ulteriore cessione sancì il passaggio dei territori alla diocesi di Bergamo.

Già in questo periodo cominciarono a verificarsi alcuni scontri volti ad ottenere la supremazia su queste terre: ciò viene dedotto da numerose testimonianze scritte, le quali raccontano anche della presenza di fortificazioni e di un castello. Questo, del quale ora non esistono più tracce tanto da non consentire di definire con esattezza la sua originale ubicazione, era posseduto dalla potente famiglia dei Benaglio, che pretendeva dalla popolazione una sorta di vitalizio. Questa costruzione venne anche occupata da Amedeo IV di Savoia, nell'ambito delle lotte avvenute in quel periodo contro la signoria di Milano.

Furono queste battaglie tra guelfi e ghibellini che costrinsero gli abitanti a subire numerose distruzioni, saccheggi ed incendi, comprensive di ritorsioni da parte degli sconfitti.

La situazione parve stabilizzarsi ed acquietarsi con l'arrivo della Repubblica di Venezia che, a partire dal 1428, pose termine alle dispute tra fratricide. Tuttavia, essendo posto sul confine con il vicino Ducato di Milano, il paese di Carvico fu soggetto alle scorribande degli eserciti milanesi, che saccheggiarono il paese a più riprese.

In questi anni visse Ottavio Bolgeni, parroco carvichese che compose scritti teologici e giuridici.

Nel 1797 si verificò la fine della dominazione veneta e l'arrivo della Repubblica Cisalpina che tuttavia non durò molto, dato che nel 1815 subentrarono gli austriaci che instaurarono il Regno Lombardo-Veneto. Dopo l'annessione al Regno d'Italia (1859) non si verificarono più eventi degni di nota, e Carvico seguì gli eventi del resto della provincia. Di là dal fiume Adda è ricordato il professore don Michelangelo Ambrosioni (Carvico 1862 - Chignolo d'Isola 1937) quale fondatore del Civico museo di storia naturale di Merate che da lui prende nome.

Simboli

Lo stemma comunale è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 18 marzo 1969.

«partito: nel primo d'argento, alla chiesa di rosso, sinistrata da un campanile dello stesso; nel secondo d'azzurro all'albero di gelso, accollato da un tralcio di vite pampinato e fruttato di due d'oro.»

La chiesa raffigurata è San Martino di Carvico; il gelso e la vite rappresentano le principali colture del territorio.